I luoghi della Street Art a Napoli - capitolo 2
Dopo il capitolo sui Quartieri Spagnoli, apriamo quello successivo dedicato alla street art nei quartieri di Napoli e, questa volta, ci addentriamo alla scoperta di alcuni degli interventi più belli che la città custodisce tra le piazze e i vicoli del Rione Sanità.
Rione Sanità, una periferia nel cuore di Napoli
Situato ai piedi della collina di Capodimonte, Rione Sanità è uno dei quartieri più vivi e caratteristici di Napoli. Un luogo affascinante e complesso, carico di storia, che come pochi altri incarna le contraddizioni del capoluogo campano.
Tra animatissime bancarelle del mercato, motorini che sfrecciano, musica a tutto volume e panni stesi al sole, per molti aspetti Rione Sanità rappresenta il lato più autentico e folkloristico dell’animo partenopeo. Non a caso proprio qui, in via Santa Maria Antesaecula, è nato uno dei napoletani più famosi al mondo: Antonio De Curtis, in arte Totò.
Il destino di questo rione è in parte legato alla costruzione, a inizio Ottocento, del ponte oggi conosciuto come Ponte della Sanità. Edificato per facilitare il collegamento tra la Reggia di Capodimonte e il centro città, il progetto fu un successo dal punto di vista della viabilità, ma per il rione si rivelò una condanna: rimase tagliato fuori dalla vita della città, pur così vicina, tanto che ancora oggi Rione Sanità è percepito come una periferia al centro di Napoli.
Il progressivo isolamento ha portato nel tempo a una ghettizzazione del quartiere che, in alcuni casi, ha causato situazioni di degrado e criminalità. Allo stesso tempo, però, Rione Sanità rimane un luogo vitale e grintoso, brulicante di artigiani storici, maestri pizzaioli e collettivi sociali, impegnati a risollevare le sorti di questo storico quartiere popolare.
Cartoline da Napoli, con i coloratissimi murales del rione
A partire dai primi anni Duemila, alcune associazioni di volontariato hanno dato il via a un percorso di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico del Rione Sanità. Qui, ancora oggi fondazioni, professionisti e associazioni continuano a lavorare insieme per stimolare il senso civico e creare opportunità di riscatto per i giovani del quartiere.
Tra le operazioni di rinnovamento più importanti figurano i progetti “Luce” e “Ultravioletto”, promossi dall’associazione “Il Fazzoletto di Perle” e dalla Fondazione di Comunità San Gennaro, da sempre impegnate in attività che mettono in connessione arte, sociale e periferie. Queste iniziative, avviate in collaborazione con il Comune di Napoli, hanno portato alla nascita delle prime opere di street art all’interno del Rione, con il coinvolgimento di alcuni artisti internazionali nella realizzazione di interventi di arte partecipata insieme agli abitanti del quartiere. E i risultati sono stati a dir poco sorprendenti.
In piazza Sanità si trova “Luce”: un murale suggestivo firmato da Tono Cruz, street artist delle Gran Canarie. È un omaggio ai giovani di Napoli: raffigura i volti di alcuni bambini del quartiere, illuminati da un fascio di luce a occhio di bue, una luce di speranza per il futuro.
Sul lato opposto della piazza, sulla parete laterale della Basilica di Santa Maria della Sanità, spicca invece il maxi-murale “Resis-ti-amo”, realizzato dall’artista argentino Francisco Bosoletti. Il disegno mostra un uomo e una donna che si abbracciano e si sostengono a vicenda, come in un passo di danza. L’opera, ispirata alla storia di due ragazzi napoletani, invita alla resistenza e lancia un messaggio di speranza.
Poco lontano da piazza Sanità si trova l’imponente Ponte della Sanità di cui abbiamo accennato poco sopra. Sul suo pilone, l’artista di origini filippine Jerico Cabrera Carandang ha realizzato un maestoso murale dal titolo “Tieneme, ca te tengo”, che ritrae due giovani avvolti in un abbraccio.
Superato il ponte, si sale fino al cimitero delle Fontanelle, poco prima del quale si trova la Chiesa di Maria Santissima del Carmine. Interamente decorata dagli artisti Tono Cruz e Mono Gonzalez, la sua facciata presenta una fantasia floreale che cattura lo sguardo di ogni passante.
La stessa via delle Fontanelle è un continuo susseguirsi di murales, tra i quali anche il molto fotografato “Vir Napule e po’ muor”, realizzato dai fratelli francesi Toqué.
La street art tra le bancarelle del mercato dei Vergini
Nel tratto di strada che va da piazza Sanità verso il Borgo dei Vergini, è possibile imbattersi in altre opere particolarmente rilevanti, alcune delle quali di recente realizzazione.
In via Sanità 36 si trova uno dei murales più instagrammabili del rione: rappresenta Totò e Peppino De Filippo in una famosa scena del film “La banda degli onesti” ed è stato realizzato da Tono Cruz dopo il lockdown del 2020, come auspicio di rinascita.
Tra le vie del vivace mercato dei Vergini, in vico Misericordiella, colpisce invece “Nu ‘mmescà ‘e fantasme cu ll’angiule”, un murale simbolo dell’accoglienza e dell’integrazione che contraddistinguono questo quartiere.
Poco più in là, in Vico Buongiorno, malfamato fino a qualche anno fa, è possibile osservare altri tre murales: due volti di donna e un terzo che raffigura Mowgli, il protagonista de “Il libro della Giungla”.
Come abbiamo visto, gli accostamenti più audaci sembrano trovare il loro habitat naturale in questo caratteristico rione. Un luogo di contraddizioni, si diceva, ma anche un luogo dal patrimonio immenso e nascosto, che da sempre mostra una propensione all’arte e alla creatività e che oggi si racconta in modi nuovi, regalandoci nuove prospettive per comprendere la sua bellezza.
To be continued…
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