La pandemia e il boom dei servizi digitali
Non bisogna essere geni del marketing per intuire che negli ultimi due anni, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid19, i servizi digitali e l’eCommerce hanno subito una notevole accelerazione.
Tra i tanti i settori merceologici interessati, il fashion è stato sicuramente uno di quelli che ha registrato i risultati più sorprendenti: secondo il McKinsey Global Fashion Index in un periodo di soli otto mesi la quota di vendite di moda eCommerce è quasi raddoppiata dal 16% al 29% a livello globale, facendo un balzo in avanti pari a sei anni di crescita.
Anche la fruizione di intrattenimento online ha incontrato una forte crescita, con l’esplosione di piattaforme di streaming di contenuti come Netflix, Disney+ e Amazon Prime Video, che nel 2021 ha addirittura realizzato un +310% sull’anno precedente.
Il food delivery e la pandemia
Ma c’è un altro settore che forse più degli altri ha beneficiato di questo straordinario e repentino cambio di abitudini: quello alimentare.
Tra marzo e maggio 2020, durante i mesi di lockdown, fare la spesa era diventata un’esperienza complessa, con code kilometriche agli ingressi, accessi contingentati e il pericolo di contrarre il Covid anche solo per contatto con la merce. Questo momento di panico collettivo è stata la scintilla che ha acceso la miccia della spesa online, un trend consolidatosi anche dopo la fine del periodo di clausura, e che ha maturato una crescita pari a 5/6 volte superiore rispetto al periodo pre-pandemia.
Ordinare cibo a domicilio, una pratica che aveva in qualche modo già fatto breccia nel cuore dei millennial, durante l’emergenza Covid19 è diventata un’abitudine popolare anche tra i non giovanissimi: secondo l’osservatorio JustEat del 2020, il 34% degli utenti censiti non aveva mai ordinato digital food delivery prima di quel momento.
Oltre al food delivery, anche gli strumenti di spesa a domicilio, come Everli e i portali messi a disposizione dalle singole catene di supermercati hanno registrato un vero e proprio boom, con la conseguente nascita di servizi ancora più caratteristici, come quelli di consegna iper-rapida (Getir o Gorillas), o in grado di proporre cene gourmet pre-porzionate da cucinare in casa (HelloFresh).
Il Guerrilla marketing del settore food
Per farsi notare, alcuni di questi player sono ricorsi alla comunicazione unconventional di GreenGraffiti®, un media territoriale offline molto più vicino al mondo analogico che digitale, che permette però di parlare a cluster di target specifici, distribuendo il messaggio in modo puntuale e con la possibilità di inserire link di rimando all’universo online attraverso url, hashtag e qr code.
Di seguito raccogliamo dunque alcune delle campagne che abbiamo realizzato per questa industry, e che hanno trasformato i marciapiedi delle città italiane in touchpoint phygital e colorati.
GreenGraffiti® per UberEats
UberEats, uno dei servizi di food delivery più noti al mondo, si è affidato a noi nel 2020 per una campagna mirata a diffondere nel modo più capillare possibile un codice sconto sul primo ordine, con l’obiettivo di rafforzare la propria presenza su “piazze” consolidate come quelle di Milano e Torino, e di promuovere nuove attivazioni del servizio in altre come Napoli, Rimini e Catania.
GreenGraffiti® per Macai
Macai, come recita il claim “il tuo supermercato online”, è una start-up nata in piena pandemia per soddisfare il bisogno di spesa consegnata a domicilio. Si tratta di un grande magazzino che mette a disposizione degli utenti un catalogo di circa 2mila prodotti, focalizzato su alcune categorie specifiche come vino, pasta, conserve e formaggi. In questo caso la campagna, sempre basata su un codice sconto da spendere al primo utilizzo, è stata localizzata in aree in target a Milano e Torino.
GreenGraffiti® per Everli
Per Everli (ex Supermercato24), considerata oggi la principale piattaforma per la spesa online, abbiamo seguito due diverse attività: nel 2020 abbiamo curato una campagna su Milano e Torino, localizzata nei pressi di alcuni dei principali supermercati convenzionati, mentre nel 2021 siamo tornati a Torino per poi spostarci a Rimini, con un’attività di pura brand awareness creativa e ingaggiante.
GreenGraffiti® per L'Alveare che dice Sì!
Chiudiamo questa breve carrellata con una piccola campagna localizzata in alcuni quartieri milanesi e promossa dai nostri amici de L'Alveare che dice Sì!, una boutique contadina che invita i cittadini a comprare e consumare cibi a km0, provenienti da produttori e piccoli laboratori locali, ordinandoli online attraverso la piattaforma dedicata. Un’attivazione semplice ma di grande effetto, che ci auguriamo abbia aiutato la crescita di questo network virtuoso.
#FoodDelivery
#UnconventionalxilDigital