I luoghi della Street Art a Roma
Il quartiere del cinema
Per trovare alcuni tra gli esempi più belli di arte urbana a Roma non per forza si deve gravitare intorno a Pigneto, Ostiense e Quadraro, tradizionale meta di tour turistici a caccia di murales famosi. Ci si può spostare anche a Roma nord, fermata della metro B Jonio, per essere precisi, e addentrarsi tra le strade del Tufello, all’interno del quartiere di Monte Sacro.
Il nome della borgata deriva, come si può facilmente intuire, dal tufo di cui sono particolarmente ricchi i colli in questa zona, e che è stato usato per costruire molti dei palazzi che qui sorgono.
Alcuni di questi palazzi sono stati teatro di capolavori del neorealismo italiano, come Ladri di biciclette di Vittorio de Sica, girato nel 1948 proprio dietro alla stazione della metro, all’interno del parco Jonio. In un punto interessato da un murales realizzato da tre giovani street artist - Noa, Moby Dick e Giusy Guerriero - pensato per riqualificare l’area verde e allo stesso tempo omaggiare l’evento.
Che la presenza del cinema al Tufello sia palpabile lo si vede proprio dai soggetti rappresentati sui muri del quartiere. Partendo dai 3 omaggi a Gigi Proietti, che in via del Tonale è cresciuto.
Il primo, firmato da Lucamaleonte proprio sui 15 metri di una delle facciate delle case popolari dove viveva.
Per passare a un coloratissimo ritratto di Mandrake, a opera di Anna Maria Tierno, proprio all’uscita della metropolitana, e finire con lo stencil di Harry Greb, che lo raffigura giovanissimo e che è ora protetto da una lastra di plexiglass per sottrarlo all’usura e alle intemperie.
Grazie a colori, bombolette e molte idee, questa borgata di periferia a basso profilo e alta densità abitativa, ha saputo dare voce negli anni anche all’impegno politico, come testimoniano le opere di Jorit, che ha dedicato un’opera a Bobby Sands, attivista irlandese morto all’età di 30 anni dopo uno sciopero della fame di 66 giorni.
Sempre Jorit nel 2021 ha ultimato anche l’imponente murale che ricopre l’intera facciata di un edificio a via Isole Curzolane, dedicato a Valerio Verbano, attivista di Autonomia Operaia, ucciso a 19 anni da tre uomini durante gli anni di piombo. Il suo volto è segnato dalle consuete strisce tribali, simbolo dello street artist napoletano.
Tornando da dove siamo partiti, ovvero dalla fermata della metro, come non concludere questo breve tour tra la street art del Tufello con il bacio tra due ragazze, immortalato da Krayon in stile pixel-art, accompagnato dal numero verde di Gay Help Line.
To be continued...
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