Una sfida rivolta alle città più smart del mondo
L’attività della Bloomberg Philantropies
Negli ultimi anni il trend della sostenibilità è diventato talmente rilevante da non lasciare indifferenti nemmeno i giganti della finanza: proprio in questo senso, quasi 8 anni fa la Bloomberg Philantropies, fondazione privata sorta dalla nota multinazionale attiva nel campo dei servizi finanziari, ha lanciato un programma rivolto ai sindaci di tutte le città del mondo: la Mayors Challenge.
Che cos’è la Mayors Challenge
L’obiettivo della Mayors Challenge è quello di puntare l’attenzione sui problemi più spinosi che affliggono le varie municipalità sparse per il globo attraverso un concorso di idee che premia la soluzione più smart e rivoluzionaria, per risolverlo, portarlo a termine (attraverso un servizio di coaching) e metterlo in pratica (con contributi fino a 1 milione di euro).
Salute pubblica, cambiamento climatico, parità di genere e politiche abitative sono solo alcuni dei temi che la sfida ha tentato di risolvere a partire dal suo lancio nel 2013. Rinnovata ogni due anni, ogni edizione è stata dedicata a specifiche aree geografiche (Stati Uniti, Europa e Sud America), mentre quella del 2021 è rivolta a tutte le città del mondo con una popolazione superiore a 100.000 abitanti.
La Mayors Challenge 2021
A causa del Covid19, la sfida di quest’anno è leggermente diversa dalle precedenti competizioni, dal momento che i progetti non dovranno essere necessariamente presentati in occasione della challenge, ma potranno essere anche già stati implementati per fronteggiare le criticità emerse con l’emergenza pandemica.
In attesa di sapere quali saranno i 15 vincitori che si aggiudicheranno il milione di dollari, abbiamo raccolto i progetti più interessanti presentati negli anni scorsi, con un focus sulle soluzioni che hanno dato un contributo concreto alla sostenibilità ambientale e alla rigenerazione urbana.
Stoccolma e il carbone che fa bene al Pianeta
Come tutti sanno le piante sono la principale risorsa per assorbire anidride carbonica e trasformarla in ossigeno, e in quanto a copertura forestale la Svezia non ha rivali in Europa. Questo “vantaggio strutturale” è sinonimo probabilmente anche di una maggiore sensibilità sul tema, tanto che il sindaco di Stoccolma ha deciso di coinvolgere la cittadinanza nella lotta contro il cambiamento climatico, con un’attività unica.
L’idea che ha vinto la Mayors Challenge 2016, consiste nel convertire i rifiuti vegetali, siano essi provenienti da parchi pubblici o da giardini privati, in un materiale simile al carbone chiamato biochar, in grado di catturare le emissioni di CO2. Le particelle di carbonio presenti nell’aria sono infatti intrappolate nel biochar, che può essere utilizzato anche per rendere il suolo più nutritivo e di conseguenza far crescere piante più sane.
L'impianto per la produzione di biochar di Stoccolma è in grado di compensare le emissioni annuali di 700 automobili, oltre a produrre anche energia sufficiente per fornire calore e acqua calda a più di 80 appartamenti della città. Grazie all’innovazione e all’efficacia del progetto diverse città europee hanno successivamente lanciato le proprie varianti del programma, rendendo il caso di Stoccolma una best practice a cui ispirarsi.
Georgetown: la prima comunità indipendente a livello energetico degli USA
Georgetown è stata una delle prime città in America a garantire il 100% dell'energia acquistata da fonti rinnovabili, ma si sa, le soluzioni innovative all’inizio presentano spesso problemi di instabilità (in questo caso legati alla variabilità del costo e al trasporto su lunghe distanze).
Per questo il sindaco ha proposto di creare la prima "centrale elettrica virtuale" al mondo. Come?
L’idea è stata quella di affittare uno spazio sul tetto di privati cittadini ed edifici commerciali per installare pannelli solari, in grado di soddisfare la crescente domanda di energia della città. L’energia prodotta dai pannelli viene poi immagazzinata in batterie collocate all’interno delle stesse proprietà, che fungono da fonte di alimentazione di riserva per limitare le interruzioni di corrente ed evitare l’acquisto di energia da altre fonti.
Un’idea talmente semplice e lineare che ci si chiede come mai questa città del Texas sia stata l’unica ad averci pensato…
San Paolo e il sostegno all’agricoltura locale
La vita per gli agricoltori locali che coltivano la terra ai margini della metropoli di San Paolo non è certo in discesa. Lottano infatti quotidianamente per guadagnarsi da vivere e commercializzare i loro prodotti, e devono competere con player ben più grandi, a cui spesso sono costretti a vendere i terreni per insufficienze economiche.
A supporto di questa comunità rurale così in difficoltà, la municipalità di San Paolo ha ideato una piattaforma digitale pensata proprio per mettere in contatto diretto gli stessi agricoltori locali, i ristoranti e i mercati cittadini che necessitano di prodotti biologici, incrementando in questo modo la redditività di queste piccole imprese, e promuovendo contestualmente l'uso sostenibile del suolo.
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