Due facce dello street marketing
GreenGraffiti e wild posting
La combinazione tra floor graffiti e wild posting è un po’ come pane e marmellata: si tratta infatti di due mezzi di comunicazione on-field estremamente efficaci e dal forte sapore urban, parte della grande famiglia del guerrilla marketing, e perfetti per campagne creative e ingaggianti.
E per quanto in molti li considerino due mezzi illegali, si tratta in realtà di strumenti autorizzati, temporanei e poco invasivi, funzionali sia a campagne distribuite sull’intero perimetro urbano che ad attività localizzate in aree e quartieri circoscritti.
Due media che dialogano tra loro e che costituiscono un abbinamento perfetto, grazie a una serie di peculiarità complementari: i GreenGraffiti vengono utilizzati per raffigurare immagini flat e info-grafiche, mentre con il wild posting si può giocare con composizioni fotografiche di grande impatto; i graffiti a pavimento possono essere posizionati in tutto il territorio cittadino mentre i poster vengono applicati unicamente in aree adibite (cesate di cantiere, tabelle, etc); i GreenGraffiti parlano esclusivamente ad un pubblico pedonale mentre con il wild posting viene intercettato anche il traffico veicolare e le persone che si spostano su mezzi pubblici.
Negli anni questa combinazione è stata utilizzata molto spesso per campagne afferenti a svariati settori merceologici, destinate a target molto diversi. Qui di seguito trovate raccolti alcuni degli esempi più interessanti, suddivisi per categorie.


GreenGraffiti per le fragranze
La prima campagna in cui abbiamo abbinato graffiti a pavimento e wild posting è datata 2018 ed è stata realizzata per Givenchy, uno dei brand più sperimentatori con cui abbiamo avuto modo di collaborare.
In questo caso, per il revamp della sua iconica fragranza L’Interdit, ci è stato chiesto di realizzare un’attivazione dal taglio street e contemporaneo, in grado di dare una forte connotazione al nuovo profumo giocando con il senso di proibito, inteso come socialmente inaccettabile, nascosto e quindi seducente.
Durante la Fashion Week di settembre a Milano abbiamo quindi allestito una vera e propria caccia al tesoro collegata a un contest: chi trovava i messaggi distribuiti in giro per la città attraverso graffiti e manifesti era invitato a seguire una call-to-action inviando un sms al n. di telefono riportato nel visual, per poter accedere a un concorso che metteva in palio una serata magica a un party Givenchy durante la successiva Fashion Week di Parigi.


GreenGraffiti per il fashion
Il mondo della moda è sicuramente quello che più ha fatto uso di questi due strumenti negli ultimi anni, essendo sempre a caccia di soluzioni unconventional con le quali promuovere le proprie linee di streetwear. Ne avevamo già parlato qui, citando l’esempio di Furla, che si era servita di graffiti anamorfici e wild posting per il lancio delle sue ultime sneakers.


Oltre al marchio made in Italy, negli ultimi mesi abbiamo curato una campagna per l’apertura in via Torino a Milano del primo concept store europeo dedicato alla collezione Guess originals, disegnata specificatamente per intercettare i gusti della Gen Z con tanto di graffiti e manifesti a tema.


E questi due esempi non sono gli unici, dato che l’accoppiata vincente è stata utilizzata anche da brand come Supreme e DSquared, o da marchi più sportivi come Adidas e Saucony, con attivazioni di guerrilla marketing perfette sia per il lancio di collezioni che per l’apertura di store monomarca e pop-up store. E per fare un po’ di rumore.


GreenGraffiti per l’hi-tech
Nonostante graffiti e poster siano quanto di più analogico possa offrire la comunicazione out-of-home, ciò non significa che non possano essere il media perfetto per comunicare un prodotto high-tech. Avevamo già dedicato un articolo al rapporto tra GreenGraffiti e i servizi digitali di delivery, mentre quella che citiamo di seguito è una campagna specifica del settore tecnologico.
Si tratta infatti del lancio di Redmi Note 10 Xiaomi, realizzato in collaborazione con la nuova serie Netflix Zero - incentrata sui superpoteri di un ragazzo immigrato di seconda generazione, alle prese con i problemi e la vita travagliata della periferia milanese.
Il messaggio della campagna giocava proprio con il concetto di superpower, riferendosi alle straordinarie doti della fotocamera del cellulare.


#GreenGraffitieWildPosting
#ComboMicidiale