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Riqualificazione

5 esempi di urbanismo tattico

a cura di
GreenGraffiti

La riqualificazione urbana a Milano passa dalle piazze

Cos’è l’urbanistica tattica

Il termine deriva dall’inglese tactic urbanism, ed è diventato popolare una decina di anni fa, per riferirsi a tecniche non convenzionali di riqualificazione urbana che intervengono sull’arredo degli spazi pubblici con lo scopo di migliorarli e renderli più vivibili e confortevoli.

Fino a qualche anno fa infatti la pianificazione territoriale era esclusivamente in mano all’architetto-urbanista, che con la sua idea di progetto calava dall’alto un intervento per modificare una porzione di città, uno spazio pubblico o una strada, senza consultare gli abitanti del luogo.

Con l’introduzione dell’urbanismo tattico al contrario, anche i cittadini vengono coinvolti nell’operazione di modifica dello spazio pubblico, per riappropriarsi delle aree oggetto dell’intervento, attraverso progetti di carattere sperimentale e di grande valore comunicativo.

urbanismo tattico
Urbanismo tattico

I vantaggi dell’urbanismo tattico

Coinvolgere le persone nella trasformazione di aree poco fruibili a causa del traffico o del degrado, attraverso un processo di progettazione partecipata, ha dimostrato come tali interventi siano in grado di innescare un processo virtuoso, con un utilizzo efficiente delle risorse economiche cittadine e una ri-attivazione delle potenzialità insite nell’interazione sociale.

Due sono quindi le caratteristiche principali di questa pratica: il coinvolgimento delle persone, sia in qualità di singoli cittadini che di associazioni e amministrazioni locali, e il basso costo degli interventi, che nonostante il loro carattere di temporaneità e reversibilità, sono però in grado di creare e sviluppare un cambiamento di lungo periodo.

Inoltre la natura “leggera” di queste azioni, sia a livello economico che in termini di reversibilità, fa sì che vengano continuamente sottoposte a un processo di verifica e valutazione, stabilendone il reale impatto sociale e viabilistico, e portando di conseguenza a decidere cosa rendere effettivamente permanente e cosa no.

NoLo piazza urbanismo tattico
No.Lo. inaugurazione

Le esperienze di urbanismo tattico a Milano

Sulla scia degli esempi internazionali, anche il comune di Milano ha da qualche anno intrapreso un percorso per dar vita a interventi sperimentali di riqualificazione urbana grazie al progetto “Piazze Aperte”, realizzato in collaborazione con Bloomberg Associates e con il supporto della National Association of City Transportation Officials (NACTO) e della Global Designing Cities Initiative.

Nell’immaginario collettivo dei milanesi sono diventate “le piazze a pois”, ma in realtà c’è molto di più. Perché dietro alla sferzata di allegria data dall’uso della vernice colorata e da nuovi elementi di arredo urbano, i vari progetti di rigenerazione hanno restituito agli abitanti la possibilità di vivere il proprio quartiere.

L’esempio di Milano è quindi perfetto per mettere in luce quanto questa pratica sia effettivamente funzionale per riqualificare aree e quartieri considerati tradizionalmente problematici: facendo rivivere spazi pubblici altamente trafficati, sottraendo spazio al dominio delle auto, creando nuovi luoghi di incontro e aumentando la sicurezza per pedoni e ciclisti.

No.Lo.

Tra i vari esempi di riqualificazione urbana, uno di quelli che ha avuto maggiore successo è stato sicuramente l’intervento realizzato nel quartiere di No.Lo., tra via Spoleto, via Venni e via Martiri Oscuri.

Il progetto è stato pensato per soddisfare la richiesta di numerosi genitori di mettere in sicurezza la piazzetta, ubicata proprio difronte all’entrata di una scuola primaria.

La piazza è stata ridipinta nei colori del giallo e del blu, secondo un disegno che visto dall’alto rappresenta una grande balena, simbolo del quartiere. È stato inoltre attuato un ripensamento integrale della viabilità, con l’obiettivo di rallentare e diluire il traffico di attraversamento, tramite sensi unici, piste ciclabili e passaggi pedonali, che hanno creato nuovi spazi di socializzazione per le famiglie che abitano nel quartiere.

 NoLo urbanismo tattico
No.Lo. - Milano

Piazza Angilberto II

Collocata al centro di un quartiere periferico e popolare come Corvetto, con diversi problemi di criminalità e integrazione sociale, piazza Angilberto II si presentava prima dell’intervento come un’assolata distesa di cemento, presa d’assalto da parcheggi selvaggi e in balia del traffico e dello smog. La riqualificazione è stata dunque mirata a far riprendere vita a questo spazio, dandogli una nuova identità.

Grazie alla pedonalizzazione tra via Bessarione e via Comacchio, all’applicazione a pavimento di enormi “pois” gialli e ad elementi di arredo tra cui spiccano 80 fioriere con essenze che variano da melograni e aceri ad arbusti di più piccole dimensioni, la nuova piazza presenta al suo interno differenti aree gioco e di sosta, protette dall’inquinamento delle auto e dal rumore.

Una stazione di bike sharing e alcune rastrelliere per le biciclette private vanno invece nella direzione di incoraggiare l’utilizzo di mobilità alternativa e sostenibile, come testimonia anche la creazione della pista ciclabile su via Comacchio, che collega Angilberto II a piazza Ferrara. 

 corvetto urbanismo tattico
Piazza Angilberto II - Milano

Porta Genova

Il piazzale di Porta Genova è sempre stato un’ampia area di passaggio per chi era diretto alla stazione o alla fermata della metropolitana, senza una divisione precisa tra aree pedonali e corsie riservate al traffico veicolare, con auto spesso in sosta o parcheggiate abusivamente lungo la carreggiata del tram 9, che proprio lì davanti ha il capolinea.

I lavori di restyling hanno pedonalizzato il tratto tra via Ventimiglia e via Barbavara, per un totale di oltre 4.000 metri quadri: il percorso dall’uscita della fermata della M2 è stato colorato con strisce bianche e blu, lungo le quali sono state posate panchine, piante, vasi e rastrelliere.

L’intervento ha lasciata inalterata la circolazione tra via Vigevano, corso Colombo e via Valenza, mentre ai veicoli è stato vietato di attraversare la parte interna della piazza. Una stazione di BikeMI e un chiosco di giornali hanno contribuito a trasformare il piazzale in un’area pedonale particolarmente animata, soprattutto durante la Milan Design Week, di cui il distretto di Porta Genova rappresenta storicamente uno dei cuori pulsanti.

Porta Genova urbanismo tattico
Porta Genova - Milano

Dergano

Dopo una sperimentazione durata ben dodici mesi e un confronto positivo con gli abitanti del quartiere, il progetto definitivo per ridisegnare la piazza è partito nel novembre del 2020. Gli interventi iniziali sono stati infatti integrati con opere strutturali permanenti, espandendo la riqualificazione anche alle vie limitrofe.  

Durante la fase di test è stata realizzata un’indagine qualitativa che ha dimostrato un incremento del 50% del flusso di pedoni lungo l’adiacente via Tartini. È emerso inoltre che il 72% degli intervistati frequenta di più la piazza, passandoci almeno un’ora al giorno e ben l’84% è stato favorevole a rendere permanenti gli interventi.

Nel nuovo progetto le panchine sono rimaste, insieme ai tavoli da ping pong e ai tavoli da picnic, mentre il ridisegno dell’area pedonale ha ulteriormente allargato le aiuole e destinato spazio a dehor per la ristorazione. Oltre a diverse nuove alberature in vaso per rispondere all’esigenza di incrementare il verde e le aree gioco.

Dergano urbanismo tattico
Dergano - Milano

Piazza Tito Minniti

L’ultimo intervento analizzato ci sta particolarmente a cuore perché ha visto la nostra partecipazione, in collaborazione con un’artista di calibro internazionale come Camilla Falsini, chiamata a ridisegnare una delle piazze simbolo del quartiere Isola.

La nuova piazza, punto centrale del quartiere (assieme alla vicina Piazza Archinto, oggetto di una recente riqualificazione strutturale) e sede dello storico mercato rionale, presenta sulla pavimentazione un’esplosione di colori e immagini geometriche, che compongono la parola “Isola”.

Le sue lettere racchiudono riferimenti alla storia e ad alcuni tratti peculiari dell’area, come la I che richiama un grattacielo, a simboleggiare l’anima avveniristica adottata di recente dalla zona, e la A a forma di casa, per sottolineare il forte carattere residenziale del quartiere.

Isola Jungle urbanismo tattico
Piazza Tito Minniti - Milano

#UrbanismoTattico

#MilanoPiazzeAperte

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